SCANDRIGLIA IL GIORNO DELLA MEMORIA 14 aprile 1944

Il 10 giugno 1940 l’Italia fascista entra nella seconda guerra mondiale dopo la caduta del governo Mussolini del 25 luglio 1943 e la nomina del successore nella persona del generale Pietro Badoglio, iniziano le trattative segrete con gli anglo-americani per un armistizio separato dalla Germania, che viene siglato il 3 settembre e proclamato pubblicamente l’8 dello stesso mese. In pari tempo si aprono le porte del Campo di Prigionia di Passo Corese e i soldati prigionieri si disperdono nel territorio.

A quella data la Wermacht, attua l’Operazione Alarico che consiste nell’invadere ed occupare l’Italia: in tutto il Lazio c’erano circa 25.000 soldati tedeschi. A Scandriglia una colonna di autocarri pieni di carburante si dispone in viale Carducci.

Dopo una ricognizione aerea alleata che individua l’obiettivo da colpire il 14 aprile 1944 alle ore 14,40 un’incursione aerea alleata distrugge l’autocolonna e lascia sul terreno 29 vittime civili.

A latere del Monumento ai Caduti è collocata nel 1946 una lapide marmorea con l’indicazione dei
nomi:

ARCANGELI ASSUNTA 24 anni
BENCINI FRANCO 13 anni
BENVENUTI VINCENZO 71 anni
BERNARDINI GIUSEPPINA 57 anni
D’ELPIFANIO ARMANDO 22 anni
DI GIANFELICE VALERIA 14 anni
DOMENICI ISOLINA 42 anni
FIORENTINI GOFFREDO 1 anni
FIORENTINI LUCIA 80 anni
GIULIANI ANNUNZIATA 43 anni
GIULIANI IRENE 22 anni
GRISCIOLI ALFREDO 23 anni
IACOVACCI TEODOLINDA 36 anni
LOPS CARMELA 19 anni
LOPS IRENE 26 anni
MASSIMI DELFINO 39 anni
MASSIMIANI MARIO (deceduto per un ordigno inesploso nel novembre 1944)
MASSIMIANI PIETRO 10 anni
MERLONGHI AINZARA 32 anni
MOSCATELLI BARBARA 56 anni
MOSCATELLI SILVANA 24 anni
PALOCCI LUCIANA 5 anni
PALOCCI LUIGI 77 anni
ROSSI GIACINTO 20 anni
SCACCHI ANGELINA 14 anni
SCACCHI ANGELO 37 anni
SCACCHI BELARDINA 85 anni
SCHIFANI ALFREDO 38 anni
UBALDINI RENATO 22 anni
Scandriglia - monumento ai caduti I Guerra mondialejpg
La memoria è un legame tra passato e presente. È un presente che non finisce mai di passare.
“Rinnovare la memoria è impegno di civiltà“ scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è un pensiero che facciamo nostro. Conserviamo la memoria e la trasmettiamo alle nuove e future generazioni per poter prendere posizione di fronte agli avvenimenti passati per costruire un futuro che abbia senso.

Oggi in Europa una nuova invasione ci interpella tutti a stare con la pace e a riaffermare l’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”.

Il nostro è un impegno di educazione alla pace. L’educazione alla pace porta a promuovere e far crescere una rinnovata responsabilità sociale e una cultura di pace, a partire dai giovani perché siano oggi e domani donne e uomini di pace.