NOI STIAMO CON LA PACE

Abbiamo ancora davanti agli occhi lo sguardo dei bambini/e ragazzi/e ai piedi dell’immagine di Santa Maria delle Grazie in Ponticelli di Scandriglia
che dopo l ‘esplosione di Chernobyl furono ospitati in Sabina.

Oggi in questi giorni drammatici per l’UCRAINA
diciamo che non abbiamo bisogno della guerra, in
ogni sua forma o espressione: NULLA E’ PERDUTO CON LA PACE, TUTTO PUO’ ESSERE PERDUTO CON LA GUERRA.
In Italia, come in Sabina, gli Ucraini sono la quarta presenza immigrata. 
Se li conoscevamo per gli atleti Serghei Bubka, Zhanna Pintusevich, Andrej Shevchenko, Ekatrina Serebrianskaya, per l’artista Taras Shevchenko, per lo scrittore Nicolai Gogol e per la rivoluzione arancione, oggi li conosciamo ed ammiriamo per la lotta alla libertà e democrazia. 
L’Istituto di Studi Sabini, associazione iscritta al Registro Nazionale del Terzo Settore, promuove i valori e i principi dell’associazionismo in cui la mission è quella di mettere al centro il primato della persona, la promozione della convivenza pacifica e della solidarietà tra cittadini, la crescita del benessere materiale e spirituale della società. 
La guerra compromette il presente e mette a rischio il futuro dell’umanità. 
La pace è un valore e un dovere. Lo diciamo in una terra, la Sabina, che custodisce l'abbazia di Farfa, che ha nel cuore la fiaccola della pace di San Benedetto, e le sorelle di santa Brigida, a cui il nostro presidente ha donato il libro dei discorsi di san Giovanni Paolo II all’Europa.
La Sabina è la terra amata da San Francesco d’Assisi e da qui, da Greccio precisamente, San Giovanni Paolo II inviò il suo messaggio di pace al mondo. 
Non possiamo tacere, dobbiamo agire per la pace e il bene. 
Noi italiani l’abbiamo scritto nella nostra Costituzione, all’articolo 11: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.