LA CETRA E LA PENNA

È il titolo del nuovo libro di Marco Testi pubblicato dall’ editrice Ancora di Milano. Una pubblicazione di 207 pagine e 18 capitoli con una ricca bibliografia. Marco Testi è storico della letteratura e critico letterario, è un amico dell’Istituto di Studi Sabini.

Nelle pagine si parla della cosiddetta canzone d’autore, ovvero di quel tentativo di fondere parole e tessuto musicale che si è manifestato soprattutto a partire dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento e che ha lasciato tracce indelebili in opere divenute pietre miliari non solo del mondo della canzone, ma della poesia e della cultura contemporanea.

Lo stesso autore scrive che: 

Ho cercato (e trovato!) alcune radici, che ci hanno rivelato come perfino la tanto vituperata canzone nasconda aristocratiche paternità. Anche dove non sembrerebbe. Perché non sono solo canzonette.

Momento simbolico, ma significativo, di affermazione della nuova canzone italiana, può essere il 31 gennaio 1968, quando Volare di Domenico Modugno vince il festival di Sanremo e soppianta la tradizione melodica melodrammatica. Il "personaggio" Modugno con la sua capacità espressiva attoriale e teatrale, fa sognare e si trasforma nel primo cantante-interprete. Da allora l’attenzione sarà sul gesto, sul movimento, sul messaggio, sull’immagine, sul colore, sull’abito, sul nuovo modo di parlare d’amore e dei sentimenti, delle emozioni, dalle relazioni fra donne e uomini, sulle realtà, sul mito, sul fantastico, sulla solitudine, sulle inquietudini, sulla non comunicabilità.

Si apre uno scenario in cui tra sperimentazioni, contaminazioni, traduzioni, elaborazioni, interpretazioni si presentano i Gruppi che allora si chiamavano Complessi: dai Beatles ai Rolling Stones.

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Marco Testi presenta ed analizza autori nordamericani, per citarne alcuni nomi, Cohen e Dylan; francesi come Brel o Brassens e infine italiani come, Battiato, Dalla, De Andrè, De Gregori e Vecchioni in cui troviamo echi, cadenze, immagini provenienti da una molteplicità di fonti letterarie da Omero a Whitman, da Baudelaire a Joyce, da Eliot a Poe, da Proust a Pound ed italiani come, Dino Campana (1885-1932), Guido Gozzano (1883-1916), Camillo Sbarbaro (1888-1967), Sergio Corazzini (1886-1907), Carlo Betocchi ( 1899-1986), Elio Vittorini (1908-1966), Aldo Palazzeschi (1885-1974), Carlo Emilio Gadda (1893-1973) ed altri modelli.

Senza dimenticare la Bibbia, che ha insegnato anche ai cantautori a intrecciare nel loro pensare, scrivere e cantare, spirito e corpo, mito e storia, mistica e amore, sacro e profano ma soprattutto Dio e uomo, avendo sempre accesa nel loro cielo la stella della Scrittura.

Risalta evidente la ricerca del linguaggio, di un nuovo linguaggio che renda conto delle molteplici funzioni del significare umano e delle loro reciproche relazioni.

Il libro è dunque un viaggio alla ricerca delle sorgenti della canzone d’autore che offre spunti di riflessione, tutti da scoprire.


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BIOGRAFIA DELL'AUTORE

Marco Testi è storico della letteratura e critico letterario. Scrive sulle pagine culturali dell’agenzia stampa SIR, su «L’Osservatore Romano» e «La Civiltà Cattolica». Ha pubblicato, fra le altre cose, Sentieri nascosti. Quando i libri celano nuovi modi di vedere il mondo (Ed. Fili d’aquilone, 2019); La cura. Il libro come salvezza dalla solitudine e dalla paura (Fuorilinea, 2021) e il romanzo Risvegli (Robin, 2023).