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LA TERRA SANTA

2025-01-14 16:21

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8° Centenario San Francesco d'Assisi, commissariato, crociate, gerusalemme, terra-santa, cavalieri, santo-sepolcro, custodia, custodia-francescana,

LA TERRA SANTA

La Terra Santa, con questa espressione si indica la Terra dove Cristo è nato, ha parlato, ha guarito i malati, donato l’eucarestia, dov’è morto e risorto.


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«Mappa della Terra Santa - Bernhard von Breydenbach circa 1440-1497 - Jewish National & University Library di Gerusalemme»



I francescani sono qui dal 1217 quando San francesco vi inviò un primo drappello di frati e lui stesso vi si recò nel 1219. Fu un atto di cuore appassionato per sentirsi ancora più vicino a Gesù. Da allora i francescani non hanno mai abbandonato la Terra di Gesù, nonostante le insidie, le guerre e i mali che da secoli hanno ferito e feriscono quella Terra. La Santa Sede, che aveva ricevuto in dono i luoghi santi, lo affidò ufficialmente ai francescani nel 1342 quale riconoscimento al loro dialogo ecumenico e per la loro presenza. Li definivano i “frati della corda”, i “padri di Terra Santa”, i “custodi di Gesù”.


In Terra Santa è nata la prima comunità cristiana e la Custodia Francescana che si può dire comprende tre continenti, perché include: Cipro e Rodi, Israele e Palestina, Giordania e Siria, Libano ed Egitto. Luogo di confluenza di tre religioni con molti lingue e culture.


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«Custodia di Terra Santa | Custodia Terrae Sanctae - stemma»
Παντογνωστης, CC BY-SA 4.0 " style="font-family:Source Sans Pro;font-size:19px;color:rgba(0, 29, 59, 0.75);text-decoration:underline;">https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>;, via Wikimedia Commons

I francescani di Terra Santa svolgono una molteplice attività: custodia ed officiatura delle chiese e dei  santuari, ministero pastorale, accoglienza pellegrini, gestione di scuole e collegi, attività sociale-culturale-assistenziale, gestiscono ospizi ed orfanotrofi, promuovono lavoro, svolgono attività ecumenica e scientifica attraverso istituti accademici e centri ecumenici di cui il più conosciuto è Institutum Biblicum Flagellationis (anche per gli scavi archeologici e il museo) istituito nel centenario 1223-1923.


Per avvicinarsi a tutti, i francescani, nel 1392, hanno istituito i Commissariati, ovvero dei punti di riferimento sparsi in tutto il mondo, per far conoscere la situazione storica ed attuale della Terra di Gesù, la sua bellezza e le sue necessità. I commissari propongono le Giornate pro Terra Santa, promuovono pellegrinaggi, diffondono materiale informativo, forniscono oggetti religiosi creati in Terra Santa, raccolgono fondi ed aiuti per le necessità dei luoghi santi.


I francescani dal XV secolo al 1847 potevano creare i cavalieri del Santo Sepolcro e concedere ai capitani delle navi di inalberare sui loro legni il vessillo di Terra Santa ovvero la croce di Gerusalemme detta anche croce potenziata o croce di Goffredo di Buglione che nel 1099 conquistò e liberò Gerusalemme. È la croce quintuplice ovvero quattro croci ai lati della croce potenziata di colore rosso in campo bianco. Questa croce è portata nel saio dai francescani di Terra Santa.




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«Bandiera Ordine Santo Sepolcro di Gerusalemme»




La bandiera gerosolimitana era segno e privilegio di neutralità che consentiva alle navi di navigare anche in tempo di guerra. Prima del 1219 San Francesco fece due tentativi per recarsi in Terra Santa nel 1212 e 1213.


Nel 1215 aveva inviato Egidio per preparare il terreno e nel 1217 il tema della Terra Santa fu uno dei più importanti trattati nel primo capitolo generale dell’Ordine.


Il 24 giugno 1219, dal porto di Ancona, partì con dodici frati di cui conosciamo solo cinque nomi: Pietro Cattani, Barbaro, Sabatino, Leonardo Gislerio e Illuminato da Rieti. Fecero scalo a Creta o Cipro per sbarcare dopo un mese a San Giovanni d’Acri, dove lo accolse Elia (ministro provinciale di Terra Santa 1217-20).


Di quei dodici, undici furono inviati a predicare il vangelo in Siria mentre Francesco con due suoi frati (tra cui Illuminato) con la barca arrivarono in Egitto a 160 km dal Cairo (Damietta). Siamo al tempo delle crociate e Francesco va ad incontrare per parlare di pace il sultano Melek El Kalel che gli dona, in segno di dialogo, una cornetta d’avorio, con questo atto gli concede di visitare i luoghi santi.


Il vescovo di San Giovanni d’Acri gli dona una chiesa che diventa il primo convento. L’ anno seguente, il 16 gennaio, cinque frati sbarcano in Marocco per evangelizzare, sono: Adiuto, Accursio, Berardo, Pietro ed Ottone i primi martiri francescani.


Nella regola bollata del 1223 il capitolo XII è dedicato a “Quei frati che per divina ispirazione vorranno andare tra i Saraceni e tra gli altri infedeli, ne chiedano il permesso ai loro ministri provinciali. I ministri poi non diano a nessuno il permesso se non a quelli che riterranno idonei ad essere mandati” ed oggi i francescani di Terra Santa sono chiamati a vivere la profezia, strumento nelle mani della Chiesa per quella azione ecumenica che ha avuto particolare impulso dopo il Concilio Vaticano II.


In copertina: una delle mappe de La mostra La Terra della Parola. Mappe di Terra Santa dal Cinquecento al Settecento tenutasi a Milano nel novembre 2011




Letture consigliate


AA.VV., La Terra Santa: studi di archeologia, Antonianum, Roma, 1984


Alimenti D., Francesco poverello di Dio, Velar, Bergamo, 1982


Baldi P., La custodia francescana di Terra Santa, Associazione Nazionale Missionari Italiani, Torino, 1919


Benedetto XV, Inclytum Fratrum. Lettera apostolica per il giubileo di San Francesco in Terra Santa, 1918


Diotallevi F., Diario di Terra Santa 1918-24, Ebf, Milano, 2002


Patrem M.L., La custodie franciscaine de Terre Sainte, L’oeuvre de Saint Paul, Paris, 1879


Piccirillo M. ofm, La Custodia di Terra Santa e l'Europa. I rapporti politici e l'attività culturale dei Francescani in Medio Oriente, Il Veltro, Roma, 1983


Scaglia F., I custodi di Gesù, Mondadori, Milano, 2000


 


Approfondimenti


Archivio Storico di Propaganda Fide, anni 1630-1892

Bibliotheca Terrae Sanctae


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Terra Santa Edizioni


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