IL SACRIFICIO DI SALVO D’ACQUISTO

Salvo D’Acquisto nasce a Napoli il 15 ottobre 1920 primo di otto figli. La sua famiglia è molto religiosa ed è devota della Madonna di Pompei, dove egli si reca per fare la scelta di vita nell’Arma dei Carabinieri quale lavoro e progetto di vita.

Dopo la scuola elementare frequenta l’avviamento professionale biennale e il liceo ginnasio "Vico" dai salesiani. Deve lasciare la scuola per aiutare la famiglia e lavora in una bottega di artigianato che a sua volta chiuderà l’attività.

Il 15 agosto 1939 si arruola ed è incorporato nella legione Allievi Carabinieri di Roma. Il 5 gennaio 1940 è Carabiniere presso la Legione Territoriale di Roma - Ufficio sottosegretario per le fabbricazioni di guerra.

salvo_acquisto_libia_1941jpg

«Salvo D'Acquisto in Libia, 1941, Museo storico dell'Arma dei Carabinieri (Archivio fotografico)»

Il 23 novembre 1940 è volontario in Libia nella Compagnia addetti alla sorveglianza dei campi aviazione di Tripoli e Bengasi (608 Sezione Carabinieri Aereonautica "Pegaso").

Il 14 febbraio 1941 è ferito ad una gamba per incidente auto. Il 13 settembre 1942 è inviato-scelto a Firenze per frequentare il corso di sottufficiale. Il 15 dicembre 1942 è vicebrigadiere ed il 19 dicembre è inviato alla stazione di Torrimpietra (via Aurelia km 30 Roma oggi Fiumicino).

Il 22 settembre 1943 arrivano a Torrimpietra i tedeschi invasori ed un reparto di parà della 2 Fallschirmjager Division prende possesso delle postazioni in uso alla Guardia di Finanza.

Perquisiscono la torre di Palidoro lasciata dalla Finanza (un maresciallo e due finanzieri addetti al controllo del mare) trovano una cassa e nel tentativo di forzarla si verifica l’esplosione delle bombe a mano sequestrate dai finanzieri ai pescatori di frodo: due morti e due feriti.

Il reparto dei parà al comando del tenente Hansel Feiten, prendono in un primo tempo 50 ostaggi poi ridotti a 22 uomini. I tedeschi ritengono che sia stato un atto di sabotaggio e cercano il responsabile altrimenti ci sarà la rappresaglia. Nel frattempo fanno scavare una fossa con vanghe e badili e poi anche a mano per la mancanza di utensili.  

I tedeschi interrogano Salvo D’Acquisto: lo minacciano, lo picchiano , lo bastonano. In quel momento il vice brigadiere ha assunto il comando della stazione locale per l’assenza del maresciallo. Egli cerca di portare alla ragione la furia tedesca causata dall’armistizio separato degli italiani (ex alleati) con gli Anglo-Americani e per questo non ammettono la causalità dell’incidente ma anzi si scagliano contro Salvo D’Acquisto, il quale valutata la situazione offre la sua vita per salvare i 22 civili innocenti.

Salvo_acquisto_sacrifiojpg

«L'estremo gesto di Salvo D'Acquisto»

I tedeschi intimano ai 22 uomini di lasciare il campo e alle ore 17:15 del 23 settembre 1943 la scarica del plotone di esecuzione colpisce Salvo D’Acquisto. Ricoperto superficialmente di terra il suo corpo, le donne del paese chiedono di disseppellire il corpo al comando tedesco in quanto, tra l’altro, sono terminati i lavori sulla spiaggia.

Pulito, il corpo è posto in una bara di tavole e il 12 ottobre è portato nel cimitero di Palidoro. Un mese dopo la liberazione di Roma, alla sua famiglia è comunicata la sua morte.

Nel 1945 gli viene conferita la Medaglia d’Oro al Valore Militare con la seguente motivazione: 

Esempio luminoso d’altruismo, spinto fino alla suprema rinuncia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste insieme a 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pur essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile d'un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così – da solo – impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma

Nel 1947 la salma è traslata a Napoli e nel 1986 è posta nella Basilica di Santa Chiara a tre anni di inizio del processo canonico di canonizzazione. Nel 1975 è stato emesso un francobollo celebrativo mentre gli venivano dedicate ed intitolate associazioni, caserme, pubblicazioni, scuole, vie, premi, preghiere, opere.

Nel 2020 la torre di Palidoro è sede del Museo Salvo D’Acquisto. 

salvo-acquisto-torre-palidorojpg

«Stele in memoria di Salvo D'Acquisto in prossimità della Torre di Palidoro (Fiumicino, RM)»

Nel 2018 l’Istituto di Studi Sabini ha curato un convegno, uno studio ed un raduno nel 75° del suo sacrificio.

Salvo D’Acquisto è la figura di Carabiniere più conosciuta al mondo.

Murales_Piazetta_Stella_Napolijpg

«Murales realizzato in Piazza Stella, Napoli, dal writer napoletano "Teso", 2019»



Letture consigliate:

  • Bonicelli G., Salvo D’Acquisto martire di carità, Editrice Elledici, Torino, 2015
  • Massimiani U., La testimonianza di Salvo D’Acquisto,  Istituto di Studi Sabini, 2018
  • Pomponio R., Salvo D’Acquisto: il martire in divisa, San Paolo edizioni, Milano, 2008


Per approfondimenti online: